Come posso beneficiare delle detrazioni fiscali per l’acquisto di immobili ad uso turistico in Sardenga?

In quest’articolo vi guideremo attraverso il labirinto delle normative fiscali italiane, spiegando come poter beneficiare delle detrazioni fiscali previste per l’acquisto di immobili ad uso turistico in Sardegna.

Lo scenario legislativo attuale

Per capire come è possibile beneficiare delle detrazioni fiscali per l’acquisto di immobili ad uso turistico, è fondamentale avere un quadro chiaro dello scenario legislativo attuale. L’acquisto di un immobile, infatti, non è un’operazione semplice e richiede una certa dose di attenzione.

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L’articolo 1 del decreto-legge 124/2019 (c.d. Decreto fiscale) ha introdotto importanti novità in materia di detrazioni fiscali per l’acquisto di immobili ad uso turistico. In particolare, la norma prevede una detrazione fiscale pari al 50% degli interventi di recupero del patrimonio edilizio eseguiti su immobili destinati ad attività ricettive.

Allo stesso tempo, l’art. 16-bis del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) stabilisce che le spese sostenute per lavori di ristrutturazione edilizia possono essere detratte dall’imposta sui redditi nella misura del 36%, con un massimo di 48.000 euro per ciascuna unità immobiliare.

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Come posso beneficiare delle detrazioni fiscali?

Per essere in grado di beneficiare delle detrazioni fiscali è necessario rispettare alcune condizioni. Innanzitutto, bisogna essere proprietari, usufruttuari o titolari di un altro diritto reale sull’immobile oggetto dell’intervento. Non è necessario, invece, che l’immobile sia la vostra prima casa.

Per ottenere la detrazione è necessario che i lavori siano stati eseguiti su immobili ad uso turistico. La legge non fa distinzione tra le varie tipologie di strutture ricettive: quindi sia che si tratti di un albergo, un bed and breakfast o un agriturismo, potrete comunque beneficiare della detrazione.

Inoltre, le spese devono essere sostenute dal 1 gennaio 2020 in poi. Ricordate che per poter fruire della detrazione è necessario aver effettuato il pagamento tramite bonifico bancario o postale, in modo da poter dimostrare l’avvenuto esborso.

Le locazioni turistiche e le detrazioni fiscali

Una particolarità riguarda le locazioni turistiche. Se avete acquistato un immobile con l’intento di affittarlo a turisti, potete beneficiare della detrazione fiscale prevista dall’art. 15 del TUIR. In questo caso, potete detrarre dal reddito complessivo il 20% delle spese sostenute per la ristrutturazione dell’immobile, fino a un massimo di 5.000 euro.

La detrazione spetta al locatore, a prescindere dal fatto che l’immobile sia locato o meno nel periodo di imposta in cui la spesa è sostenuta. È importante sottolineare che questa detrazione è compatibile con quelle previste per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio.

Il ruolo delle attività ricettive nel settore turistico

Le attività ricettive svolgono un ruolo fondamentale nel settore turistico. Il loro sviluppo e la loro modernizzazione possono dare un forte impulso all’economia locale. Per questo motivo, il legislatore ha previsto diverse agevolazioni fiscali per favorire l’acquisto e la ristrutturazione di immobili destinati a tale scopo.

La possibilità di fruire di detrazioni fiscali per l’acquisto di immobili ad uso turistico non solo rappresenta un vantaggio per gli investitori, ma favorisce anche il rilancio del settore turistico e della Sardegna come destinazione turistica.

Ricordate, tuttavia, che per poter beneficiare delle detrazioni fiscali è necessario rispettare le disposizioni previste dalla legge e fare attenzione a non incorrere in errori o omissioni che potrebbero comportare il mancato riconoscimento del beneficio. In ogni caso, vi consigliamo di rivolgervi a un consulente fiscale per avere un quadro più preciso e personalizzato sulle vostre possibilità di detrazione.

Locazioni brevi e cedolare secca: un’opportunità di fiscalità agevolata

Le locazioni brevi rappresentano un’opportunità per chi ha deciso di investire in un immobile ad uso turistico in Sardegna. Queste prevedono, infatti, un regime di tassazione agevolato, conosciuto come cedolare secca, che può rivelarsi un ulteriore vantaggio da non sottovalutare.

La cedolare secca è un’imposta sostitutiva delle imposte sul reddito e degli addizionali regionali e comunali, applicabile ai contratti di locazione di immobili ad uso abitativo. L’imposta è pari al 21% per i contratti di locazione breve (inferiori a 30 giorni), mentre per i contratti di locazione di durata superiore a 30 giorni l’imposta è del 10% se l’immobile è locato a persone fisiche e del 21% se l’immobile è locato a società.

Per aderire alla cedolare secca è necessario presentare all’Agenzia delle Entrate una specifica opzione al momento della presentazione della dichiarazione dei redditi. L’opzione ha effetto per l’anno di imposta in corso al momento della presentazione e per quelli successivi, fino alla revoca.

Ricordate: è possibile esercitare l’opzione per la cedolare secca anche per le locazioni brevi, purché l’immobile sia situato in Sardegna e sia destinato a uso turistico. Inoltre, per fruire dell’agevolazione, il canone di locazione non deve superare i limiti stabiliti dalla legge.

Il bonus Verde e la cessione del credito

Un’altra possibilità per ottenere un ulteriore vantaggio fiscale è rappresentata dal c.d. bonus Verde. Tale bonus permette di detrarre dall’Irpef il 36% delle spese sostenute per la realizzazione di opere di sistemazione a verde degli edifici, compresi quelli ad uso turistico.

La detrazione può essere fruibile in 10 quote annuali di pari importo. Tuttavia, è possibile optare per la cessione del credito, una modalità molto vantaggiosa che consente di cedere la detrazione a un soggetto terzo (banche, istituti di credito, altri soggetti privati, ecc.) in cambio di uno sconto immediato sulle spese sostenute.

Questo significa che, se avete sostenuto delle spese per la sistemazione a verde del vostro immobile ad uso turistico, potete decidere di cedere il credito d’imposta a un’impresa che vi fornirà un servizio o un bene, riducendo così l’importo che sarete chiamati a pagare.

Conclusioni

Investire in immobili ad uso turistico in Sardegna può rivelarsi un’occasione molto vantaggiosa, grazie alle numerose detrazioni fiscali offerte dalla normativa italiana. Che si tratti di interventi di recupero del patrimonio edilizio, di locazioni brevi o di opere di sistemazione a verde, le opportunità di risparmio sono molteplici.

Ricordate, tuttavia, che per poter beneficiare delle detrazioni fiscali è necessario rispettare le disposizioni previste dalla legge. Non dimenticate, inoltre, che in caso di dubbi o incertezze è sempre consigliabile rivolgersi a un consulente fiscale. Grazie alla sua competenza e alla sua esperienza, sarà in grado di fornirvi un quadro più preciso e personalizzato sulle vostre possibilità di detrazione.

In conclusione, l’acquisto di un immobile ad uso turistico in Sardegna può rappresentare un’ottima opportunità di investimento, capace di combinare rendimento economico e vantaggi fiscali, contribuendo al contempo a valorizzare il territorio e a promuovere lo sviluppo del settore turistico sardo.